Al lavoro la commissione che deve vigilare sui lavori della rete idrica di Agrigento finita sotto inchiesta

“Nessuna preclusione per chi ha l’appalto ha detto il governatore Schifani – questa è materia della magistratura. Ma la nostra attenzione sui lavori è rigorosa”.
Tiene ancora banco, e non solo in provincia, il caso della rete idrica di Agrigento, il cui appalto, secondo la Procura di Agrigento che ha messo sotto indagine tredici persone, sarebbe stato truccato. «Mi spiace molto che i lavori nella rete idrica di Agrigento siano fermi, noi abbiamo stanziato un’anticipazione di 10 milioni – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani -. Senza entrare nell’indagine della Procura, ho costituito una piccola commissione per verificare se i lavori stanno andando avanti e come. Nessuna preclusione per chi ha l’appalto, questa è una materia di competenza della magistratura. Ma la nostra attenzione sui lavori è rigorosa, dobbiamo capire quale sia situazione operativa degli appalti». I lavori sulla rete idrica di Agrigento sono finiti in una indagine della Procura di Agrigento su appalti e mazzette per diversi lavori; tra gli indagati c’è anche l’ex assessore regionale all’Energia Roberto Di Mauro, accusato di avere promosso e diretto in concorso un’organizzazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e alla corruzione.