ADULTA PER LA BUROCRAZIA, BIMBA PER UNA MALFORMAZIONE DALLA NASCITA, ODISSEA DI UNA DISABILE SACCENSE

“Lo Stato italiano per assistere i cittadini guarda l’età anagrafica e non il loro stato fisico”. E’ questo l’amaro sfogo di una mamma di Sciacca contenuto in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano La Sicilia in edicola.

La figlia ha 20 anni, ma pesa 22 chili come una bimba di cinque. E’ affetta da sindrome di Cornelia de Lange, ovvero scarsa crescita post-natale in peso ed altezza, ridotte dimensioni della testa, mani e piedi piccoli o gravi alterazioni malformative a carico delle mani.

Ieri cadendo si è procurata una frattura del bacino. Dopo il Pronto soccorso, difficoltà per il ricovero o in ortopedia o in pediatria. “Abbiamo portato la mia bimba all’ospedale di Sciacca – raccontano i genitori – ma il reparto ortopedia non può intervenire perché occorrono particolari strumenti pediatrici, i pediatri non possono intervenire perché burocraticamente mia figlia è adulta”.

I genitori denunciano che hanno dovuto chiamare i carabinieri per avere un minimo di cure e attenzioni e per trovare un ospedale disponibile. Oggi il trasferimento a Cefalù.

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