Acqua pubblica…lo spreco. Una vergogna da oltre otto mesi

La vergogna più assoluta è rappresentata brillantemente in corso Miraglia dove una copiosa perdita idrica perdura da otto mesi. E’ l’emblema della incapacità di AICA di gestire il servizio idrico nella nostra provincia

SCIACCA- E’ davvero acqua pubblica. Nel senso più deleterio, però. Il bene prezioso da oltre otto mesi è disperso copiosamente su pubblica via, il corso Miraglia. Una perdita la cui “sorgente” è a pochi passi dall’abitazione del sindaco. Dunque, il primo cittadino e socio di rilievo dell’AICA, nella sua qualità di sindaco di Sciacca e del secondo Comune più popoloso della nostra provincia. La copiosa perdita idrica perdura da oltre otto mesi. E mentre la Sicilia soffre la siccità, le dighe contengono poca acqua mettendo a rischio ancora una volta l’agricoltura, a Sciacca l’acqua esce dalle strade, dalle autobotti, ma non dai rubinetti. E’ il colmo che esprime bene il fallimento gestionale di AICA. Inutile la motivazione di diverse pagine scritte dal presidente AICA, tale Settimio Cantone, che scarica su altri le criticità, a iniziare sui sindaci e sulla precedente composizione del Cda di AICA. Il carrozzone pubblico è la prova provata che, specie da noi in SIcilia, la gestione della cosa pubblica è uno storico fallimento nei suoi vari settori. In corso Miraglia la vergogna dura da oltre otto mesi. Ha raggiunto il paradosso con un cittadino che, per evitare pericoli, pone vicino alla “sorgente” delle cassette per segnalare il pericolo. Ma poi, spazza anche l’acqua che si accumula. Questa perdita idrica e questo spreco di acqua pubblica, bene vitale, è la medaglia della vergogna di chi fa finta ancora di non vedere e, peggio, omette provvedimenti rigorosi nei confronti di AICA. Stupisce come le associazioni che si sono spese per l’acqua pubblica facciano silenzio di fronte allo spreco dell’acqua pubblico. Scusate il bisticcio delle parole.