Il recente decreto del 5 novembre scorso del Dirigente Generale del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Sicilia non dà spazio ad equivoci o interpretazioni “ampie”.
Il Decreto riguarda il Comune di Serradifalco (CL), ma è emblematico a chiarire la querelle sorta a Sciacca sulla competenza del Consiglio comunale a trattare la materia finanziaria e a deliberare. Dunque, non solo per presa visione come si è asserito a Sciacca da parte dell’Amministrazione comunale.
Il Decreto emesso per Serradifaclo, infatti, approva la delibera della Giunta municipale, ma solo per quanto riguarda l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti. Infatti, l’articolo del medesimo Decreto sottolinea testualmente:
“E’ approvato il Piano d’Intervento per l’organizzazione e la gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani nell’ARO coincidente con territorio del Comune di Serradifalco. Viene stralciato il relativo capitolato d’oneri ed il quadro economico di spesa che dovranno essereapprovati con delibera di Consiglio comunale”.
Dunque, il Decreto del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Sicilia rafforza quanto sostenuto in Consiglio comunale dall’opposizione e in parte anche dal consigliere di maggioranza Mario Turturici, che all’atto del voto è uscito dall’aula.
La competenza del Consiglio comunale è stata anche sottolineata da segretario generale, Carmelo Burgio.
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