SCIACCA- La vicenda del viadotto Cansalamone si complica maggiormente. Come se non lo fosse già e da anni. Rispetto alla previsione di spesa originaria pari a euro 2.930.000, l’importo complessivo del lavori ammonta ad euro 4.481.985, oltre ad euro 1.913.014,44 per somme a disposizione, per un costo complessivo dell’intervento pari a 6.395.000 di euro. Cifra enorme la cui differenza va ricercata e in tempi di magra è impresa ardua.
Il consigliere comunale Filippo Bellanca aveva, nei giorni scorsi, presentato una interrogazione all’amministrazione comunale per chiedere lumi e una relazione dettagliata sullo status quo del viadotto. Relazione che è pervenuta al consigliere Bellanca da parte del dirigente del IV settore opere pubbliche del Comune di Sciacca e dall’assessorato comunale ai lavori pubblici.
La Regione Siciliana, per il tramite della propria struttura Commissariale per il Dissesto Idrogeologico, si è fatta carico sia della redazione della progettazione dell’intervento sia del finanziamento dei lavori da realizzare.
La situazione odierna è questa: le opere previste nel sopra citato progetto non sono in contrasto con le previsioni degli strumenti urbanistici vigenti ed adottati; sono state avviate le procedure espropriative ai sensi degli articoli 11 e 16 del DPR 327 del 2011; è stato acquisito il parere favorevole condizionato della soprintendenza di BB.CC.AA di Agrigento; è stata acquisita l’autorizzazione idraulica unica ai sensi del Regio Decreto n.523/1904 e delle norma di attuazione del piano stralcio per l’assetto idrogeologico, con le modalità di cui al decreto del Segretario Generale N.187 del 23/06/2022.
Ma la questione più irta è quella finanziaria. Rispetto alla previsione di spesa originaria pari a euro 2.930.000 l’importo complessivo del lavori ammonta ad euro 4.481.985, oltre euro 1.913.014 per somme a disposizione, per un costo complessivo dell’intervento pari a € 6.395.000
Si ricorda che gli interventi sul viadotto Cansalamone sono i seguenti: solette – rinforzo della soletta in corrispondenza degli sbalzi con fibra di carbonio grammatura 300 gr/mq in strisce di 4o cm interasse 80 cm; travi- rinforzo a taglio in corrispondenza della fine del ringrosso con strisce di 20 cm interasse 40 cm disposte orizzontalmente; fusto delle pile – ringrosso di 30 cm della base della pila per un’altezza variabile da pila a pila; ripristino dei copriferri previa asportazione del cls ammalorato; fondazioni delle pile – integrazione dei pali di fondazione per tutte le pile (eccetto la 9) e relativo plinto di ancoraggio nuovi pali; – pulvini- ringrosso dei pulvini per sistemare gli appoggi e sostituzione appoggi in neoprene previo sollevamento impalcato; sistemazione idraulica torrente – risagomatura tratto interessato – realizzazione di gabbionate in corripondenza della Pila 4; – sistemazione scarpate – risagomatura terreno in corrispondenza della pile; – interventi non strutturali – ripristino cordolo-guardrail – impermeabilizzazione impalcato- ripristino freni sismici -giunti.
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