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VENT’ANNI FA VENIVA UCCISO IL GIORNALISTA BEPPE ALFANO

Con il messaggio del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, si aprono a Barcellona Pozzo di Gotto le manifestazioni per ricordare Beppe Alfano, il giornalista de La Sicilia, ucciso dalla mafia l’8 gennaio del 1993, 20 anni fa. L’evento, che oggi e domani vedrà la partecipazione delle massime autorità italiane ed europee impegnate nel contrasto alle mafie, ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo.

“Questa celebrazione in memoria di Beppe Alfano, che ha l’obiettivo di proseguire la lotta contro la criminalità organizzata che questo giornalista ha portato avanti – dice Schulz – si fa cassa di risonanza delle preoccupazioni che il Parlamento europeo condivide”, considerano la criminalità organizzata “come una delle principali minacce che pesano sulla sicurezza all’interno delle frontiere dell’Unione Europea e sulla libertà dei suoi cittadini. La nostra istituzione chiede peraltro che le autorità giudiziarie ed investigative si vedano conferire più poteri e strumenti per lottare contro questa minaccia”.

Sonia Alfano, figlia di Beppe, e eurodeputata,  spiega a Live Sicilia come si svolgeranno le commemorazioni. “Abbiamo deciso, d’accordo con il cartello molto vasto di organizzazioni e fondazioni antimafia che ci hanno aiutato nell’organizzazione e che parteciperanno, che non volevamo che questa fosse soltanto una commemorazione, ma che avesse un significato più profondo. Volevamo fare qualcosa di utile, che rimanesse. Domani ci sarà un vertice internazionale di forze di polizia, un evento unico in Italia, che rappresenta anche un riscatto per una realtà come Barcellona Pozzo di Gotto, che così sarà ricordata anche come presidio di legalità e non solo per fatti di cronaca nera. A questo summit internazionale parteciperanno rappresentanti della Dea, dell’Fbi, dell’Interpol, ci sarà il direttore aggiunto di Europol, la Dia, i Ris e farà per noi un intervento anche il capo della polizia tedesca, che ha deciso di rimanere per tre giorni a Barcellona. I tanti esperti avranno modo di confrontare tecniche investigative e metodi di lavoro. Durante la stessa giornata ci sarà anche una conferenza in cui interverranno magistrati del calibro di Gratteri, Scarpinato, Salvi e Viola e successivamente si parlerà di giornalismo, con la partecipazione, fra gli altri, del figlio di Anna Politovskaya, la giornalista uccisa in Russia a causa delle sue indagini. La commemorazione vera e propria sarà tuttavia il giorno successivo, con migliaia di studenti e molti familiari di vittime di mafia al Palazzetto dello sport, mentre la messa sarà celebrata alle 15 da don Luigi Ciotti e subito dopo sarà intitolata a mio padre la piazza in cui abitavamo”.
 

 

Redazione Corriere

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