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UNA PROVINCIA SCENDE IN PIAZZA: IL 12 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE:

Le ragioni di una protesta in una lettera aperta di Massimo Raso, segretario della Cgil

“I dati del “Sole 24 Ore” rafforzano, casomai ve ne fosse stato il bisogno le ragioni dello SCIOPERO GENERALE proclamato da CGIL e UIL per il prossimo 12 Dicembre. A Noi è sempre parso chiaro ed evidente che il problema principale di questo Paese fosse quello di “restituire centralità al lavoro”, solo con il lavoro il paese può uscire dalla crisi, e non cambiando (in peggio!) qualche regola del mercato del lavoro o regalando risorse ad Imprenditori senza vincoli. Ora che siamo ultimi, senza appello, non ho visto in giro nessun comunicato che rivendicava il merito di qualche avanzamento di posizione. Eppure se siamo in queste condizioni qualcuno porta delle responsabilità! La “classe politica” e quella imprenditoriale in primo luogo non possono da un lato rivendicare di essere la “classe dirigente” e poi sfuggire davanti alle proprie responsabilità. Certo ci sono “colpe” della storia, che ci trasciniamo irrisolte da decenni, ma vi sono le colpe dell’oggi, dei governi nazionali e regionali. Nella legge di stabilità si continuano a “scippare” risorse al Mezzogiorno e, di contro, il Mezzogiorno e la Sicilia continuano a non spendere le risorse che pure sono a disposizione. In una regione ed in una provincia dove la miseria, la povertà, i livelli di reddito e di occupazione, il livello complessivo della “vivibilità” viene drammaticamente analizzato e ci condanna all’ultimo posto, tutto questo appare come uno spreco insopportabile! Anche per tutto questo, questa Provincia, i suoi lavoratori, i suoi precari, i senza lavoro, i giovani, i pensionati poveri, devono scendere in piazza con il Sindacato il 12 dicembre. Ma anche dopo. Occorre costruire davvero la “riscossa” di questa terra, ora basta! Noi non ci stiamo più ad essere “ultimi”. Noi abbiamo le risorse umane, intellettuali, ambientali, geografiche e storiche per svolgere un ruolo diverso in Sicilia e nel Paese. Il Vescovo di Agrigento, giustamente, nei giorni scorsi denunciava l’immobilismo di una Provincia nella quale a “muoversi” è solo la cattedrale: il 12 abbiamo un’occasione per muoverci tutti insieme!”

Redazione Corriere

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