Una poesia tradotta in CAA premiata al Premio Tomasi di Lampedusa

Gli studenti del Don Michele Arena di Sciacca ricevono un riconoscimento speciale per la creatività inclusiva al concorso “L’officina del racconto”

SANTA MARGHERITA BELICE. Un riconoscimento speciale è stato assegnato alle classi 2ª A SAS e 3ª A SAS dell’Istituto “Don Michele Arena” di Sciacca, nell’ambito della serata di premiazione del concorso “L’officina del racconto”, parte del prestigioso XX Premio Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Sotto la guida delle docenti Cristina Anzelmo e Francesca Barbiera, e con il sostegno della dirigente scolastica Daniela Rizzuto, gli studenti hanno conquistato la giuria con un progetto che unisce creatività, impegno sociale e inclusione. La cerimonia si è svolta nella suggestiva cornice di Piazza Matteotti a Santa Margherita di Belice, luogo simbolico della tradizione gattopardiana.

Il premio è stato conferito per la poesia originale dal titolo “Povertà”, realizzata e successivamente tradotta in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), una metodologia che facilita la comunicazione per persone con difficoltà linguistiche o cognitive. Il lavoro ha colpito per la sua sensibilità verso un tema universale e drammaticamente attuale: la condizione delle fasce più fragili dell’umanità.

Accanto alla poesia, gli studenti hanno rielaborato il testo “Santuzza” tratto dai Racconti siciliani di Danilo Dolci, utilizzando il metodo del Caviardage e traducendolo anch’esso in CAA tramite il software “Widget online”. Un esempio virtuoso di scuola che educa alla bellezza, all’inclusione e alla consapevolezza sociale, valorizzando il talento dei giovani e il potere della parola.