Uccise i genitori a colpi di mannaia, chiesti 23 anni di carcere per Sedita

Lo scorso anno la Corte d’assise di Agrigento aveva già condannato Sedita a 23 anni di reclusione, più altri tre da scontare in una residenza sanitaria per autori di delitti efferati affetti da disturbi mentali.

La procura generale di Palermo ha chiesto la conferma della condanna inflitta in primo grado a Salvatore Gioacchino Sedita, 37 anni, accusato di aver ucciso i genitori Giuseppe Sedita e Rosa Sardo con oltre quaranta colpi di mannaia nel giorno di Santa Lucia del 2022, a Racalmuto. La Corte d’assise d’appello di Palermo deciderà il prossimo 18 dicembre.

Lo scorso anno la Corte d’assise di Agrigento aveva già condannato Sedita a 23 anni di reclusione, più altri tre da scontare in una residenza sanitaria per autori di delitti efferati affetti da disturbi mentali. I giudici hanno riconosciuto un vizio parziale di mente: l’imputato era “capace di intendere e volere” al momento dei fatti, seppur con capacità gravemente ridotta. Una circostanza che ha portato a riconoscere l’attenuante, pur confermando la responsabilità penale.

Il nodo centrale resta proprio questo: la valutazione della capacità di intendere e volere di Sedita. La decisione della Corte d’appello sarà determinante per stabilire se la pena resterà invariata o subirà modifiche.