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TRIBUNALE: ECCO COSA PUO’ CAMBIARE

Un dato, per adesso, è certo: il Tribunale di Sciacca è nella lista delle 37 strutture giudiziarie che verranno soppresse. Nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri, in Sicilia saranno soppressiSciacca, Nicosia, Modica, Caltagirone, Mistretta. Forse rimarrà la sezione distaccata dell’isola di Lipari. Per la “regola del tre” si salverebbero, Spoleto, Rovereto, Nocera Inferiore, Larino, Melfi o Lagonegro, Locri o Palmi, Gela o Nicosia, Barcellona o Patti.

Ma concentriamoci su Sciacca. Il decreto approvato passerà dalle Commissioni Giustizia della Camera e del Senato. I loro pareri, però, non sono vincolanti. Vi è, però, un lumicino di speranza. La ministra Paola Severino potrebbe applicare ciò che è previsto nella legge delega, cioè l’attuazione di alcuni parametri quali lo stato delle infrastrutture del territorio e la presenza della criminalità organizzata. Ambedue parametri sono perfettamente saldanti con le pecualiarità del Tribunale di Sciacca, o meglio ancora, del suo territorio. Se la ministra decidesse di applicare tali parametri, e questa è una determinazione frutto di scelta politica (anche se il Governo è tecnico, il Governo deve dare un segnale forte al territorio sulla lotta alla criminalità mafiosa), allora potrebbero essere salvati 6 tribunali minori: Sciacca e Caltagirone (Sicilia), Castrovillari e Lamezia Terme (Calabria) Cassino (Lazio) e Chiavari (Liguria).

In questo caso, dovrebbero essere sacrificati altri 6 tribunali che, in questo momento, si sono salvati per il rotto della cuffia. Non vi è dubbio che si scatenerà una lotta tra campanili, e la classe politica difenderà il proprio campanile. Questa è la scelta può difficile per la ministra, cioè trovarsi di fronte ai partiti e ai politici che litigano senza offrire una proposta capace di non alterare quell’equlibrio di pesi e contrappesi.

Adesso, la scelta del Governo appare assunta con un colpo di machete. Bisognerebbe prendere in mano il bisturi. In questo ristretto margine c’è la possibilità di un salvagente per il Tribunale di Sciacca. Forse, è giunto il momento, sul nostro territorio, di giocare a carte scoperte. Negli altri territori la gente ha anche occupato la sede giudiziaria da sopprimere.

Noi stiamo andando di tacco e punta. Insomma, il nostro aplomb appare come un terreno fertile per chi, come il Governo Monti, va avanti a testa bassa come un ariete.

Redazione Corriere

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