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TRIBUNALE E PROCURA DI SCIACCA SONO SALVI. PUBBLICATO IL DECRETO N. 95/2012. SI SALVA ANCHE CALTAGIORNE

La dichiarazione del ministro Severino. Il Governo ha tenuto conto dei pareri delle Commissioni Giustizia Camera e Senato e del Consiglio Superiore della Magistratua

Soppressi 31 tribunali, salvi quelli in zone di mafia.  Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie.

Il Governo ha tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del decreto, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n.148/2011 del precedente esecutivo.

La versione definitiva del decreto prevede:

1) la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, confermando così l’iniziale previsione;

2) la riduzione e l’accorpamento di  31 tribunali e di 31 procure. 

Rispetto allo schema di decreto, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord;

3) la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo – rispetto alla previsione iniziale –  un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l’eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità dalla terraferma;

4) la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.

 “Ho letto con grande attenzione il parere del CSM, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi” afferma il ministro della Giustizia Paola Severino.

“Ho registrato posizioni tra di loro diversificate e, in piena sintonia col Consiglio dei ministri, abbiamo deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata.  Avevo più volte espresso la mia apertura ad approfondimenti su questo punto: le audizioni parlamentari dei procuratori distrettuali, le indicazioni sia pure generali espresse dal CSM nel proprio parere, le richieste delle commissioni giustizia di camera e senato hanno segnalato la preoccupazione che la soppressione di tribunali in quelle aree potesse comportare rischi sul fronte della lotta alle mafie.  Un terreno questo  – sottolinea il ministro Severino – su cui il Governo non intende in alcun modo arretrare, neanche sul piano simbolico.”

Per queste ragioni, sono state espunte, dall’iniziale elenco di 37 tribunali e relative procure, le sedi in zone ad alta concentrazione di criminalità organizzata, con l’unica eccezione di Rossano il cui accorpamento a Castrovillari è giustificato dalla presenza di una criminalità mafiosa omogenea, dalla contiguità territoriale dei due circondari e dalla facilità di comunicazione tra i territori.   “È stata invece confermata – conclude il Guardasigilli – la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l’esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze”.

E arrivano le prime dichiarazioni: “Il Tribunale e la Procura di Sciacca, così come anticipato nei giorni scorsi, dopo la mia relazione e l’audizione in commissione Giustizia del Procuratore capo di Palermo dott. Messineo, non saranno soppressi”. Lo comunica il parlamentare saccense del pdl, Giuseppe Marinello che aggiunge: “E’ un risultato storico- afferma Marinello- tenendo presente che sono pochissime le sedi giudiziarie che con questa nuova revisione fatta dal Ministro Severino sono state salvate. Questo, grazie al grande impegno di tutto il territorio, e all’azione costante del Popolo della Libertà e dell’onorevole Angelino Alfano che, telefonicamente ed in tempo reale mi ha comunicato l’avvenuta approvazione del decreto”. “La firma di questo decreto ed il risultato positivo raggiunto pone la parola fine ad un grande lavoro cominciato mesi addietro e premia la nostra tenacia nel salvaguardare un presidio giudiziario come quello di Sciacca che negli anni si è distinto per professionalità e lotta contro la criminalità organizzata”, conclude Marinello

Per il componente della segreteria nazionale dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, l’avvocato Filippo Marciante, si tratta “di una vittoria di chi, giorno dopo giorno, ha combattuto allo stremo per la salvaguardia del presidio giudiziario saccense. Abbiamo insistito sulla presenza sul territorio della criminalità organizzata e dei risultati a contrastare essa delle forze dell’ordine, dei magistrati. E’ la vittoria di chi non è stato comodamente seduto a casa ma ha partecipato attivamente ad ogni forma di manifestazione svoltasi a difesa del Tribunale”.

 

Redazione Corriere

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