Trentatre denunce per allacci abusivi e occupazioni di immobili
Le accuse spaziano dal furto aggravato di acqua e corrente elettrica all’abusivismo edilizio, fino all’occupazione arbitraria di alloggi altrui.
In un’operazione congiunta che ha coinvolto carabinieri, tecnici comunali e personale delle aziende fornitrici di servizi, ben 33 persone residenti a Licata sono state denunciate per una lunga serie di reati legati all’illegalità diffusa nei complessi di edilizia popolare. Le accuse spaziano dal furto aggravato di acqua e corrente elettrica all’abusivismo edilizio, fino all’occupazione arbitraria di alloggi altrui.
L’intervento, condotto nei quartieri popolari di via Torregrossa e via La Marmora ha portato alla luce una realtà preoccupante: numerosi allacci abusivi alle reti idriche ed elettriche, opere murarie non autorizzate – spesso finalizzate alla creazione di garage privati in spazi comuni – e occupazioni illegittime di appartamenti. Un quadro che evidenzia non solo l’assenza di controllo, ma anche una diffusa percezione di impunità.
Un episodio che fa emergere ancora una volta il problema dell’emergenza abitativa, che continua a spingere centinaia di famiglie verso soluzioni disperate, spesso al di fuori della legge. In un contesto così fragile, la sfida per le istituzioni è duplice: reprimere gli abusi e offrire alternative dignitose. Perché dietro ogni allaccio abusivo o muro costruito di nascosto, c’è spesso una storia di disagio, ma anche una comunità che chiede regole certe e rispetto reciproco.




