TERME, LA CGIL: “LA PROCURA ACCERTI LE RESPONSABILITA’ DEL DISASTRO”

“Non può finire così”, dicono i sindacalisti della Cgil Franco Zammuto e Franco Castronovo, che ritengono “sia necessario indagare su cosa sia successo in questi ultimi 10 anni, dalla nascita di Terme SpA in avanti”, in quanto “è necessario attribuire e chiamare alla loro responsabilità politica, amministrativa, contabile e patrimoniale con annessa azione di risarcimento tutti quelli che in questi anni hanno gestito e controllato”.

Per la Cgil, “non è accettabile che ci sia questo disastro e che nessuno debba pagarne un prezzo sia politico (ai vari livelli di governo) che amministrativo”. Proprio per tale motivo, la Cgil prfeannuncia un esposto alla magistratura “affinché persegua sul piano penale un decennio di responsabilità ed omissioni che fanno capo ai diversi livelli di responsabilità amministrativa e politica”.

Dal penale, la Cgil intede anche interessare la sede civile della giustizia, costruendo “una class action per ristorare i danni economici patiti dalla Città e dalle forze economiche”.

Per costruire concretamente tali ipotesi di lavoro, la Cgil ha deciso di convocare per il prossimo 25 Luglio (presso il complesso Badia Grande, alle ore 18,30) un’Assemblea cittadina aperta all’associazionismo, alle forze economiche e sociali ed alle loro organizzazioni, agli organi istituzionali, alle forze politiche ed alle rappresentanze parlamentari, ai cittadini tutti che abbiano in comune la volontà di sottoscrivere con iniziative giudiziarie”.

“Occorre far presto-conclude la Cgil- perché occorre scongiurare il rischio dello “spezzatino”: ovvero la ventilata ipotesi di scomporre l’immenso ed importante patrimonio delle Terme in tante singole unità immobiliari che, probabilmente, fanno gola a qualche cordata locale”.

 

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