L’emendamento approvato ieri pomeriggio in Commissione Bilancio dell’Ars è stato modificato rispetto a quello precedente. Sul testo il contributo di 800 mila euro, che prima riguardava solo le Terme di Sciacca, adesso prevede “esclusivamente” il pagamento dei debiti dei “bacini termali siciliani”.
Un’alchimia che dovrebbe “servire” a velare ciò che è vietato dalle norme comunitarie, cioè gli aiuti di Stato. Desideriamo che le terme di Sciacca vengano salvate e valorizzate seguendo il solco della legittimità e non dei trucchetti che hanno il tempo contato. Sono pannicelli che non servono a tirare fuori dal baratro la risorsa termale.
Non c’è ancora oggi, dopo anni e anni, una chiara e seria strategia di valorizzazione delle terme. Si tira a campà. Ed è questo che non ci piace, l’insufficienza della politica ad affrontare i temi importanti del nostro territorio.
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