Terme di Sciacca e Acireale, Schifani trova 89/90 mln per la ristrutturazione. E Poi?

PALERMO-  Il presidente della Regione, Renato Schifani, procede il suo tabellino di marcia secondo i propositi espressi pubblicamente in diverse occasioni. Il Presidente della Regione ha un merito, quello di credere in ciò che dice. Già questo è una caratteristica diversa da certa politica che dice senza credere. Insomma, quel fumo che annebbia la vista della gente.

Il presidente Schifani ha destinato una cifra tra gli 80 e i 90 milioni di euro per ristrutturare le terme di Sciacca e di Acireale. Cifra che rientra nel patto di coesione che firmerà con Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri. Cifra che sarà ufficializzata nel giro di poco, almeno secondo le nostre qualificate fonti.

Non possiamo che guardare con sano sorriso l’impegno del Presidente Schifani. Capo del Governo regionale che in più occasioni ha dichiarato che “so quello che devo fare”. Aggiungiamo altre beatitudini rispetto alle nove pronunciate da Gesù dal monte: beati coloro che sanno cosa fanno. Lo speriamo affinché Renato Schifani non possa cadere in una delusione. Non per sua volontà, ma per quella altrui, inclusi i tecnici che ha inviato per effettuare i sopralluoghi nelle due strutture termali.

Vorremmo tanto gustare un caffè col presidente Schifani per condividere la sua certezza, sicurezza. Approfittiamo del nostro giornale per sottoporre al Presidente alcuni punti.

Egregio Presidente, la ristrutturazione delle due risorse termali avverrà secondo l’idea progettuale dei tecnici? Tale punto di domanda appare fondata. Una ristrutturazione sic et sempliciter rischierebbe di finire in un vicolo cieco. Cioè, il punto di domanda è questo. Caro Presidente, lei è certo che i progetti di ristrutturazione siano in linea con le esigenze di ipotetici investitori?

Altra domanda, caro Presidente. La vendita del centro direzionale, meglio conosciuto come ex Motel Agip, è stata di fatto una grave amputazione per il complesso termale. Venendo meno tale bene immobile, nasce l’esigenza di creare gli indispensabili uffici amministrativi e tecnici. L’illuminato ex presidente dell’Azienda Autonoma delle Terme, il professore Pasquale Mannino, liberò lo stabilimento termale di via Agatocle dagli uffici in vista di un ampliamento di reparti di cure specialistiche. Visione lungimirante. Siamo curiosi di sapere se i suoi illustri tecnici abbiamo previsto la realizzazione degli uffici che, riteniamo a questo punto, siano ricollocati nello stabilimento. Dunque, si riducono gli spazi di una visione più completa dell’offerta di cure specialistiche.

Lei, egregio Presidente, ha parlato di una prossima chiusura della liquidazione delle due società per azioni, la Terme di Sciacca Spa e la Terme di Acireale Spa. Tale ipotesi, a nostro modestissimo avviso, comporterebbe un cul de sac capace di alimentare importanti criticità nella gestione della fase del bando pubblico o della manifestazione di interesse. Verrebbe a mancare una forma giuridica indispensabile nella gestione delle risorse termali sottoposte a normative ben precise, sia di profilo nazionale che europeo.

Vi è ancora irrisolta, caro Presidente, la questione della gestione del bacino idrotermale. Questione che deve essere risolta con apposita legge. E questa non è una sottigliezza.

Sono passi da compiere tutti importanti e non secondari alla disponibilità di risorse finanziarie per effettuare le ristrutturazione. In buona sostanza, caro Presidente, c’è il serio rischio di spendere 80/90 milioni per effettuare ristrutturazioni che non troveranno sbocco finale. Cioè il reale interesse di investitori.

Veda caro Presidente, la Regione ha speso tanti soldi per ristrutturare il Grande Albergo San Calogero, quello appollaiato sul monte Kronio e che ospita anche un piano dedicato alle grotte vaporose. Una storia lunga 50 anni costellata da tre ristrutturazioni. Sa, caro Presidente, che quell’albergo non è mai stato aperto?

A volte, la convinzione di possedere la verità assoluta, e quindi la certezza di “saper cosa devo fare”, non è foriera di risultati positivi. L’avere dei dubbi, consultarsi con chi ha una visione più specialistica, è certamente cosa buona giusta, e spesso evita di compiere passi falsi.

Filippo Cardinale