Passano i giorni, le settimane, i mesi. Le terme sono chiuse e l’Asp fino ad ggi non dà risposta alcuna. Doveva essere il “salvataggio” di una stagione irrimediabilmente perduta, ma è stato come lanciare un missile su una zattera già precaria.
Viene anche da sorridere! Si intende affidare la struttura termale nella mani di chi ha serie emergenze a gestire la sanità provinciale. Basta elencare i costanti e quotidiani disservizi che la gente e le associazioni, ma anche la politica locale, denuncia ogni giorno.
L’Asp è da diverse settimane che deve dare una risposta: prendere o lasciare. Si tratta della proposta lanciata dall’Ncd saccense e poi fatta propria dalla Regione e sollecitata dal ministro Alfano. L’Asp avrebbe dovuto prendere in gestione lo stabilimento termale. E’ un business che va oltre l’epserienza e la vera missione dell’azienda sanitaria provinciale.
Ci sono diversi nodi da sciogiere e, molto probabilmente, alcuni di essi riscontrano difficoltàad essere sciolti.
Sulla questione è calato il silenzio, anche da parte dei sindacati. I lavoratori stagionali sono rimasti disoccupati.
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