L’utilizzo della tassa di soggiorno deve essere limitato all’incremento e potenziamento dei servizi turistici e non per feste, festini e sagre
Sull’istituzione della tassa di soggiorno l’Amministrazione comunale è decisa (fortunatamente) ad attivarla già con il prossimo primo gennaio. Essa, ovviamente, suscita per gli operatori del settore diverse resistenze. Ma vi è un punto del non ritorno che è rappresentato dalla necessità conseguenziale ai tagli dei trasferimenti subiti dai comuni.
Una città turistica è obbligata dalle leggi del mercato a essere tale con l’espressione di servizi eccellenti da destinare ai viaggiatori, ai turisti, a chi spende soldi per soggiornare in una località turistica. Pulizia, spiagge attrezzate con docce e accessi, decoro della città, accoglienza, punti di informazione, sono ingredienti indispensabili nel ventaglio dell’offerta di servizi che devono essere offerti a supporto del turismo. Fare demagogia serve a nulla.
Attrezzarsi per far compiere il salto di qualità alla città è un dovere, un obiettivo primario. Non è più possibile presentare la nostra città come una del terzo mondo arretrato (l’aggettivo è d’obbligo se si considera che vi sono destinazioni del “terzo mondo” che offrono servizi al turismo degni del “primo mondo”). I numeri sono indiscutibili e consentono di far introitare flussi di cassa utili per incrementare e migliorare i servizi turistici. Vi è però una clausola che deve blindare il regolamento dell’istituzione della tassa di soggiorno: limitare in modo inequivocabile la destinazione della tassa. Questo per evitare che le somme incassate vengano fatte evaporare in feste, festini, sagre e sagrette. Il messaggio è chiaro: la tassa di soggiorno serve per gli usi sopra elencati.
Nel 2011 a Sciacca si sono registrate 458700 presenze così suddivise: Alberghi 432.300 di cui 60.000 nella struttura a 5 stelle; B&B 26.400
Volendo, ad esempio, applicare la seguente tipologia di tassa di soggiorno si ha:
Alberghi 5 stelle , tassa soggiorno di € 5,0 per 60.000 presenze: introito comunale € 300.000
Alberghi 4 stelle , tassa soggiorno di € 2,0 per 362.000 presenze: introito comunale € 724.000
B&B , tassa soggiorno di € 0,5 per 26.400 presenze: introito comunale € 13.200
Sono cifre, quelle riferite alle presenze, suscettibili a variazioni di flussi, ma che rappresentano un punto di riferimento abbastanza costante e su cui si può puntare. Sono oltre 1 milione di euro annuali per le casse comunali. Una cifra importante da destinare esclusivamente al miglioramento, incremento, potenziamento dei servizi a supporto del turismo. Ecco perché nel regolamento deve essere indicato in modo chiaro e inequivocabile l’uso della tassa di soggiorno.
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