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TANTI COMMERCIANTI DEL CENTRO STORICO VOGLIONO L’ISOLA PEDONALE

“Non tutti i commercianti sono d’accordo sulla teoria che “con il traffico aperto si vende di più”

Il dilemma dell’istituzione dell’isola pedonale perenne nel centro storico è un argomento che torna alla ribaltacon cadenza costante. Con una nota a firma di diversi commercianti che operano bnel cuore cittadino si evince la voglia di chiusura del centro storico al traffico veicolare.

“Ci sentiamo in dovere di fare alcune chiare precisazioni”, dicono e fanno riferimento “alle ultime osservazioni fatte da alcuni commercianti del centro storico di Sciacca e per la precisione dal presidente dell’Associazione Spazio Centro e di alcuni colleghi, intervistati negli ultimi giorni per esprimere un parere sulla chiusura al traffico veicolare”.

“Il centro storico vanta tantissime attività commerciali. E non tutti i commercianti sono d’accordo sulla teoria che “con il traffico aperto si vende di più”, scrivono.

“C’è un parte di commercianti di Sciacca- continuano-  che non prova fastidio nell’avere un centro storico chiuso al traffico veicolare ed aperto a quanti vogliono passeggiare liberamente senza il fastidio dello smog, del traffico e della confusione che ovviamente si genera. La chiusura del centro storico garantisce una maggiore vivibilità ai nostri concittadini ed ai nostri clienti che, con maggiore tranquillità, possono fare shopping senza essere catapultati all’interno di strade rese inaccessibili e poco fruibili”.

I firmatari della nota inviataci in redazione, sono d’accordo con l’intensificare il servizio di Bus Navetta. Anzi, suggeriscono di “utilizzarlo  in modo ancora più organizzato. Sinergia che deve trovarsi tra noi commercianti”.

Sono parecchi i commercialnti che vogliono un “centro storico chiuso tutto l’anno o almeno nei fine settimana garantendo al contempo maggiori servizi”.

“La città di Sciacca offre l’opportunità di “vivere il centro storico”. Se puntualmente dobbiamo fare i conti con teorie commerciali che non sono al passo con i tempi, beh crediamo che anche il nostro comparto subirà ulteriori danni”.

Infine, invitano i colleghi ad un “confronto serio sull’argomento non guardando ai personalismi ma guardando al bene delle collettività. Sia presente anche l’amministrazione comunale che deve sovraintendere alle nostre scelte e supportarci nella realizzazione di alcune nostre idee”

“I nostri concittadini- concludono-  non disdegnano un centro storico chiuso, anzi”.

Redazione Corriere

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