La Tac si rompe e l’ospedale San Giovanni di Dio deve appoggiarsi ai presidi ospedalieri di Canicattì’ e Licata. L’apparecchiatura si sarebbe rotta domenica scorsa, e da quel giorno i pazienti vengono accompagnati in ambulanza con infermiere, e nei casi più gravi con un medico, togliendolo dal pronto soccorso, al San Giacomo d’Altopasso o al Barone Lombardo, per fare l’esame con ritardi, disagi e rischi che facilmente si può immaginare. Le strutture di Canicattì e Licata non hanno il radiologo di notte, ma c’è solo quello reperibile, che quindi viene richiamato in servizio continuamente.
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