Il provvedimento è stato approvato in assenza di iniziativa dell’amministrazione Termine. L’amministrazione è orientata ad aderire al provvedimento precedente al “Milleproroghe”, quello che concedeva la facoltà di rottamare, delle cartelle non incassate, solo sanzioni e interessi.
Il dirigente del settore finanziario Filippo Carlino ha evidenziato che, pur in assenza di numeri certi, particolarmente difficili da reperire (il concessionario è l’Agenzia delle entrate), il comune nel corso del tempo ha comunque periodicamente incassato somme limitate riferibili ai tributi che si intendevano rottamare.
Il dibattito è entrato nel solco di un dibattito ideologico.
Per l’opposizione si tratta di un importo medio di circa 40 euro per ciascuna delle centomila posizioni tuttora in sospeso e di difficile esigibilità.
La coalizione che sostiene la giunta Termine sostiene che lo stralcio avrebbe premiato i furbi a discapito di chi ha fatto il proprio dovere.