Giusto ieri sera è stato collocato il bel pannello in ceramica che indica “Borgo dello Stazzone, porta del Mediterraneo”. Una bella idea che premia l’antico borgo marinaro e la passione degli “stazzunara” che con amore lottano per il decoro di quella zona.
Ieri sera c’era un rigagnolo, già da tempo, assai puzzolente. Lezzo noto che denota la provenienza: fogna. Inoltre, ieri sera c’erano tantissmi lampioni spenti, specie in prossimità dei sottopassi. Le palme troncate sono rimaste lì, inamovibili, proprio a ridosso della zona dove si è svolta la cerimonia della scopertura del pannello. Il sindaco ha proferito poche parole davanti il Parco Robinson chiuso. Senza dimenticare la discarica di lattine e bottiglie che si trova affacciandosi dalla ringhiera del marciapiedi, di fronte i bar giochi.
Siamo convinti che non basta un pannello per ridare lustro ad un bel borgo. Siamo convinti che occorrono i fatti, anche quelli banali come rimuovere i tronchi delle palme, illuminare i lampioni spenti, pulire meglio lo Stazzone.
Ma c’è di più. In via Bivatureddu, proprio all’ingresso del primo ponticello, la fogna sgorga dal tombino, attraversa il ponticello e si riversa allo Stazzone, costeggiando il supermercato “Il Centesimo”.
Non è uno spettacolo bello, nè si sposa con la filosofia del pannello: “Porta del Mediterraneo”. Quando la casa è sporca, è meglio chiudere la porta.
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