L’imprenditore Giuseppe Curreri non è più disponibile a trasferirsi in un’altra area del quartiere destinata anch’essa allo scopo, ma ha detto che accoglierà una precisa proposta formulata dalla commissione consiliare urbanistica, che è quella di realizzare, nell’area circostante e retrostante l’impianto di carburante in questione, un insediamento di verde attrezzato, rinunciando il Comune alla realizzazione di una strada precedentemente prevista nel piano di zona, accogliendo in tal modo gli auspici da cui è sorta tale protesta. Una piccola cosa, certo, nel quadro di un confronto che per fortuna è rimasto sereno e pacato nei toni e nelle manifestazioni verbali.
E pensare che cinque anni fa, in occasione di una delle prime conferenze di servizio, il presidente pro tempore del comitato di quartiere “Ritacco” della Perriera, aveva fornito il proprio parere positivo alla installazione di stazioni di rifornimento di carburante nell’area pubblica che sorge alle spalle dell’ex Tiro a segno oggi sede della caserma dei carabinieri ed a poco più di 50 metri dalla costruenda chiesa cattolica.
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