Si accorcia la stagione balneare, che quest’anno partirà il primo maggio, un mese dopo rispetto al 2013. Una decisione legata alla necessità dell’assessorato alla Salute di campionare le acque per verificare l’eventuale inquinamento delle coste, ma che non piace agli operatori del settore, che già pensavano agli ‘affarì delle feste di Pasqua. A gettare acqua sul fuoco della polemica che già monta è l’assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Mariella Lo Bello.
“Non è per volontà del mio assessorato – dice – che si restringe il calendario di balneazione 2014, ma per la necessità, rilevata dal dipartimento per le Attività sanitarie ed epidemiologiche che ha emesso il decreto, di effettuare i campionamenti delle acque a tutela del nostro mare, talvolta vittima di fenomeni inquinanti che vanno prevenuti”.
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