Enel presenta progetto che sarà oggetto di valutazione e addebita responsabilità all’amministrazione comunale
Scongiurata momentaneamente la disattivazione della cabina Enel posta all’interno del Palazzo Azzara. Il termine per il distacco scadeva domani, 6 novembre. In mattinata l’Enel ha fatto pervenire un progetto al Comune.
Il sindaco Fabrizio Di Paola ha prontamente informato della novità odierna gli avvocati che tutelano gli interessi dei condomini, Serafino Mazzotta e Carmelo Brunetto. Ai due legali, il sindaco Di Paola ha chiesto di sospendere il distacco della cabina in attesa di esaminare il progetto Enel, manifestando nel contempo le preoccupazioni dei residenti e delle attività commerciali del sito, che ha il dovere di tutelare, ed evidenziando i gravi pregiudizi che l’interruzione di energia elettrica – senza soluzioni tecniche immediate – comporterebbe sotto il profilo sociale ed economico. Richiesta che i due legali hanno accolto.
In sostanza, gli abitanti del palazzo Azzara hanno chiesto al giudice di sopendere provvedimento di distacco, manifestando insieme ai loro legali disponibilità e sensibilità di soprassedere, giusto il tempo di analizzare quanto proposto dall’Enel nel progetto presentato oggi.
Il sindaco Fabrizio Di Paola esprime allo stesso tempo meraviglia per la nota di accompagnamento al progetto inoltrata dall’Enel. “La società – dice il sindaco – addebita responsabilità inesistenti all’Amministrazione comunale. Colpe che respingiamo al mittente. L’Amministrazione comunale, come dimostrano le stesse dichiarazioni dei legali dei condomini, ha avuto fin dall’inizio di questa vicenda un atteggiamento responsabile e propositivo, proponendo soluzioni su soluzioni nelle varie conferenze di servizio che si sono svolte. Soluzioni che però l’Enel ha ritenuto inadeguate. Solo oggi l’Enel, da quando la scorsa estate è stato emesso il provvedimento giudiziario, si è presentata con un progetto di posizionamento di una cabina provvisoria nella piazza Inveges che verrà prontamente sottoposto all’attenzione degli uffici. E solo nell’ultima conferenza di servizi ha cominciato a parlare di soluzioni di cabine interrate. L’Enel deve capire che stiamo ragionando su un luogo, il centro storico di Sciacca, di grande pregio artistico dove non possono essere innalzati mausolei dall’oggi al domani, che deturperebbero un sito che ci teniamo molto caro. Se l’Enel si fosse interessata subito, fin dal giorno dell’emissione del provvedimento giudiziario, ci sarebbe stato più tempo per trovare una soluzione e la cabina avrebbe avuto già un nuovo sito più consono”.
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