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SOPPRESSIONE UFFICIO POSTALE DI SANT’ANNA, IERI VERTICE CON IL MINISTRO FEDERICA GUIDI

Ieri , su richiesta del Senatore Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali, il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha ricevuto a Roma nella sede del Dicastero lo stesso Senatore Marinello, l’onorevole Maria Iacono, l’onorevole Calogero Pumilia, sindaco di Caltabellotta e il professore Cosimo Tamburello.

La delegazione ha ribadito al Ministro, che era accompagnata dal Capo di gabinetto, le ragioni della forte e fondata protesta che resta ancora in piedi dopo un anno e mezzo per la decisione di Poste di chiudere lo sportello di S.Anna. La mobilitazione popolare, la costante attività del sindaco di Caltabellotta e del Consiglio comunale, i confronti con le forze politiche, i continui insistenti tentativi con la dirigenza nazionale di Poste da parte dell’Onorevole Maria Iacono che, oltre che ad essere parlamentare è anche consigliere comunale di Caltabellotta e del senatore Giuseppe Marinello, che ha mostrato totale disponibilità sulla questione, malgrado le discussioni avviate con la direzione provinciale e regionale della società sulle quali è intervenuto anche il Prefetto di Agrigento, la chiusura dello sportello rimane e Poste non manifesta alcuna volontà di rivedere la propria decisione.

Sulla questione, peraltro, sono stati proposti un ricorso al TAR ad opera dei cittadini di S.Anna ed un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avanzato dall’Amministrazione comunale. Con l’incontro a Roma della delegazione con il Ministro dello sviluppo economico la questione è arrivata al massimo livello politico. La titolare del dicastero ha assicurato l’impegno personale e delle strutture competenti dell’amministrazione da Lei guidata.

Federica Guidi ha espresso l’opinione che i servizi postali costituiscono un forte elemento di coesione territoriale specialmente in zone non particolarmente sviluppate e che Poste è tenuta a conciliare le proprie esigenze di bilancio con l’obbligo di assicurare i servizi essenziali alle popolazioni. La Ministra ha anche garantito che della questione esposta terrà conto in sede di rinnovo della convenzione tra il Governo e Poste. “Una vicenda che può sembrare minore ma che colpisce e penalizza una comunità di 700 abitanti, in prevalenza anziani, è diventata emblematica della insensibilità delle strutture solo nominalmente private come Poste rispetto a problemi sociali di grande rilievo”, ha dichiarato Calogero Pumilia”.

Redazione Corriere

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