“Se il Governo nazionale dovesse emanare il decreto sulla riforma dei giudiziari senza tener conto dei requisiti contemplati nella Legge delega, impugneremo il provvedimento per eccesso di potere”. Lo dichiara l’avvocato Serafino Mazzotta, componente del direttivo del Coordinamento nazionale degli ordini Forensi Minori, in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano La Sicilia.
La relazione della Commissione di studio, formata da docenti universitari, magistrati e avvocati, nominata dal ministro della Giustizia, Paola Severino, ha consegnato al Ministro di Giustizia un quadro che, restando così, vede soppresso il Tribunale di Sciacca, ma anche quello di Mistretta, Nicosia, Modica e Caltagirone. A salvarsi quelli di Termini Imerese, Marsala, Gela e Barcellona Pozzo di Gotto.
La relazione, infatti, tiene conto soli dei parametri relativi al numero dei magistrati in servizio, popolazione servita, affari trattati. Salta a piè pari, invece, i requisiti essenziali contemplati, invece, nella Legge delega, quali ad esempio, la mafiosità del territorio e la precaria viabilità.
“La Commissione di studio- dice l’avvocato Mazzotta sul quotidiano La Sicilia- tiene in considerazioni tali essenziali elementi che consentirebbero al Tribunale di Sciacca di rimanere operante sul territorio. Impugneremo il decreto, sosterremo una dura battaglia”.
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