SOGEIR-COMUNI, UN RAPPORTO ANOMALO. LA SOGEIR IMPIANTI CHE FINE FARA’?

La Commissione consiliare di indagine ha focalizzato “il rapporto non felice che gli Enti locali hanno dentro gli Ato” e che è alla base dei significativi ritardi nei pagamenti

“L’Amministrazione comunale deve meglio verificare, anche attraverso l’ausilio del collegio sindacale, la situazione finanziaria complessiva della Sogeir”. A scriverlo la Commissione consiliare di indagine sulla Sogeir. Commissione costituita nella seduta consiliare del 16 settembre 2010. La Commissione consiliare si mise successivamente al lavoro. Tra le osservazioni riportate sulla relazione stilata risalta un aspetto: “Da sottolineare è il rapporto non felice che gli Enti Locali hanno dentro gli ATO, e cioè di essere da un lato soci e dall’altro acquirenti del servizio e quindi clienti. Questo è naturalmente un discorso generale ma che comunque la dice lunga su quello che poi è il comportamento degli Amministratori degli Ato da un lato, e gli Amministratori degli Enti Locali dall’altro”.

E’ questo l’aspetto più saliente, dopo quello che riguarda l’aspetto finanziario che la relazione fa emergere: “La Sogeir si trova in una situazione di difficoltà finanziaria e di liquidità ascrivibile ai ritardi negli incassi dai propri clienti “enti locali” nonché soci. E in conseguenza di ciò ritarda nei pagamenti anche nei confronti dei propri fornitori”.

Poi evidenzia: “La situazione complessiva è da attenzionare da parte della Amministrazione Comunale attraverso atti ispettivi in qualità di socio e ciò anche attraverso l’ausilio del collegio sindacale della Sogeir”.

Ma ritornando sul primo aspetto, e cioè “il rapporto non felice che gli Enti Locali hanno dentro gli Ato”, è questo il nocciolo della questione. Dalla relazione emerge chiaramente che il rapporto “anomalo” tra soci-clienti e Ato è alla base dei significativi ritardi nei pagamenti. I sindaci che devono pagare il conto sono anche soci dell’Ato. Da qui si comprende anche perché non siano state poste in essere quelle attività tipiche di recupero crediti espletate dalle società per azioni.

Oggi è questa la situazione debitoria dei Comuni, fatta eccezione per Ribera, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Cianciana, Montevago, San Biagio Platani, Caltabellotta, Villafranca Sicula, Calamonaci e Burgi, che hanno ottemperato ai pagamenti. 

Questa la classifica dei Comuni inadempienti secondo il numero della popolazione:

Bivona, popolazione 3.952 debito complessivo € 1.175.814 quota pro-capite € 297,52; Santo Stefano di Quisquina popolazione 4.963 debito € 1.318.270 quota pro-capite € 265,62; Lucca Sicula popolazione 1.905 debito € 446.924 quota pro-capite € 234,61; Cattolica Eraclea popolazione 3994 debito € 753.447 quota pro-capite € 188,64; Alessandria della Rocca popolazione 3109 debito € 404.539 quota pro-capite €130,12; Sciacca popolazione 41066 debito € 5.327.894 quota pro-capite € 129,74; Menfi popolazione 12.818 debito € 1.437.160,28 quota pro-capite € 112,12; c’è da precisare che il Comune di Sciacca contesta l’importo di € 5.327.894 e ha incaricato l’ufficio di ragioneria di effettuare un’approfondita verifica.

I Comuni di Menfi, Cattolica Eraclea e Alessandria della Rocca hanno richiesto alla Sogeir un piano di rientro. Naturalmente, i debiti sopra indicati si trascinano da parecchio e la somma lievita per la sommatoria delle varie quote annuali. Complessivamente, la Sogeir vanta crediti per € 10.864.051 per i sette comuni che ancora devono ottemperare al pagamento. Sette comuni per una popolazione complessiva di 71.807 abitanti. Effettuando la divisione, la media di indebitamento di ogni cittadino appartenente ai comuni sopra elencati è di € 151. C’è da chiedersi come è stato possibile arrivare ad una situazione del genere e come mai non sono stati posti in essere tutte quelle attività, da parte della Sogeir, mirate alla riscossione dei crediti vantati.

La Sogeir ormai va verso la fine dalla sua attività. Sarrebbe utile, giunti a questo punto, che i Comuni, ed in modo particolare quello di Sciacca, facessero luce e chiarezza sul destino della società di scopo Sogeir Impianti, la costola al 100% del capitale Sogeir, e quindi dei Comuni, che gestisce la discarica e l’impiantoo di compostaggio. L’amministratore è Vincenzo Marinello, l’attuale commissario liquidatore dell’Ato Ag1 Sogeir.

Sarebbe utile ed interessante che il Consiglio comunale ne discutesse, anche per evitare che beni della comunità vengano considerati lasciti dinastici.

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