I sindaci di Aica irritati rispetto posizione fortemente critica assunta dalla Consulta degli utenti della stessa società consortile. Si è parlato di “spartizione”, di procedure che non sarebbero affatto trasparenti. Alle accuse piuttosto forti sul metodo che l’assemblea sta utilizzando per la individuazione del nuovo Cda, ha risposto oggi sulle pagine de LA SICILIA, il presidente Alfonso Provvidenza.
“Sono critiche strumentali e non supportate da valutazioni oggettive – ha detto Provvidenza – la Consulta ormai è formata da poche associazioni, la maggior parte di quelle che nel tempo hanno lottato per l’acqua pubblica ne sono uscite fuori perchè non vengono garantiti i cittadini. E questo credo che significhi qualcosa sul valore oggi di questo organismo”.
Provvidenza dice di parlare a nome dei sindaci: “Noi non stiamo facendo nulla di particolare – aggiunge su LA SICILIA – come avviene in tutta Italia, a tutti i livelli, nel rispetto della legge, tocca a noi sindaci nominare il Cda dell’azienda pubblica di cui siamo soci. Ed i curricula dei candidati li dobbiamo valutare noi, tenendo conto soprattutto della professionalità che sono alla base delle scelte che si faranno. In questo momento Aica abbia soprattutto bisogno di bravi manager, sono certo che faremo la scelta giusta”.
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