SIMONE DI PAOLA: “SCIACCA NON E UNA CITTA’ PER BAMBINI”

“Agli amministratori e dirigenti di mettere in pratica politiche in grado di soddisfare le principali esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie non è mai importato un fico secco”

Non è una città per bambini. In verità non è difficile riscontrarlo, ma la realtà è messa nero su bianco dal consigliere comunale del Pd, Simone Di Paola, che ha scritto al Sindaco, agli assessori di competenza e al presidente del Consiglio comunale. “Dalla fine del periodo estivo- scrive Simone Di Paola- ha contattato amministratori, funzionari e dirigenti del Comune chiedendo, anzi mendicando, l’effettuazione di due interventi presso il parco giochi del museo del carnevale (l’unico della città!) di una semplicità disarmante: la rimozione di un palco mobile, collocato dalla scorsa estate al centro del parco, praticamente inutilizzato e per di più di una pericolosità incredibile , costituendo costante e potenziale fonte di pericolo per l’incolumità dei bambini che correndo e giocando più di una volta hanno rischiato di farsi seriamente male”.

Altra richiesta “semplice” avanzata da Simone Di Paola ha riguardato la regolazione del timer che comanda gli orari di accensione dell’illuminazione interna al parco, “incredibilmente ancora regolato sugli orari estivi, e dalle ore 17 del pomeriggio il parco piomba in uno stato di totale oscurità, con evidente pregiudizio per i bambini e per le loro famiglie, nonché la sostituzione della quasi totalità delle lampadine dei lampioni, da tempo immemorabile fulminate, senza che nessuno si sia sognato di intervenire”.

“È incredibile che un Consigliere Comunale debba essere costretto a prendere carta e penna e scrivere una nota di biasimo rispetto a questioni che in tutto il mondo civile verrebbero risolti in un batter di ciglia; a Sciacca invece accade anche questo; vallo a spiegare ai cittadini che cose così semplici da noi diventano delle montagne insormontabili da scalare!”

Per Simone Di Paola la verità sta “nell’assenza totale di politiche per l’infanzia e per la genitorialità degne di tal nome. “Agli amministratori ed le classi dirigenti di questa città di programmare e mettere in pratica politiche in grado di soddisfare le principali esigenze dei più piccoli e delle loro famiglie non è mai importato un fico secco; la logica conseguenza di tanti anni di indifferenza è che Sciacca oggi non è una città a misura di bambino”, chiosa Di Paola. Non esistono spazi di aggregazione sana e sicura degni di tal nome; di parchi e spazi verdi manco a parlarne, salvo la nostra villa comunale, che da anni versa in condizioni vergognose, frutto della incapacità della politica di trovare soluzioni adeguate a porre rimedio ad uno scandalo a cielo aperto; di realizzare nuovi parchi giochi da collocare nei quartieri della nostra città, peraltro attraverso risibili investimenti economici, evidentemente non interessa niente a nessuno; cosa ancor più grave laddove si pensi che nel passato sono stati acquistati parchi Robinson, mai collocati, che probabilmente fanno la muffa in chissà quale scantinato; non esiste un asilo nido comunale, giacché tale spazio è colmato unicamente da privati, che ovviamente ricercano il guadagno, imponendo dunque rette che non tutti possono permettersi; in quanto poi alle gestione dell’edilizia scolastica e di come curiamo le nostre scuole, rendendole accoglienti per i nostri figli, qui siamo davvero a livelli pietosi”.

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