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Sicilia: meno infortuni sul lavoro, ma più morti e incidenti nel tragitto casa-lavoro

Nel primo semestre del 2025, l’Isola registra un calo degli infortuni complessivi, ma cresce il numero di casi mortali e quelli avvenuti in itinere. Sanità, costruzioni e commercio i settori più colpiti. Boom di malattie professionali legate a ossa e tessuti.

Nel primo semestre del 2025, la Sicilia ha registrato un lieve calo degli infortuni sul lavoro: 13.183 denunce contro le 13.329 dello stesso periodo del 2024, pari a una flessione dell’1,10%. Un dato migliore rispetto alla media nazionale, che si attesta su un decremento quasi nullo dello 0,06% (299.130 eventi contro i 299.303 dell’anno precedente).

La riduzione più significativa si osserva nella gestione per conto dello Stato, con un -6%, seguita dal settore agricolo che segna un -2%. Tuttavia, il numero più alto di infortuni si concentra nel comparto della sanità e dell’assistenza sociale, con 1.132 denunce, seguito dalle costruzioni (833 casi) e dal commercio, che include anche la riparazione di veicoli, con 796 denunce.

Preoccupante, invece, l’aumento degli infortuni in itinere, ovvero quelli avvenuti nel tragitto casa-lavoro-casa. In Sicilia, questi rappresentano il 17% del totale e sono cresciuti del 2,3% rispetto al 2024, passando da 2.183 a 2.233 casi. Un dato in controtendenza rispetto al livello nazionale, dove si registra una lieve flessione dello 0,13%.

Le province siciliane con il maggior numero di denunce sono Catania (3.815, pari al 29% del totale regionale), Palermo (3.089, 23,4%) e Messina (1.526, 11,6%).

Sul fronte degli infortuni mortali, la situazione peggiora: 43 denunce nei primi sei mesi del 2025, contro le 41 dello stesso periodo del 2024, con un incremento del 4,9%. A livello nazionale, l’aumento è ancora più marcato, pari al 7%.

Infine, le denunce di malattia professionale in Sicilia ammontano a 866, con un incremento del 7% rispetto al 2024. Di queste, oltre il 55% (484 casi) riguarda patologie del sistema osteoarticolare o del tessuto connettivo. A livello nazionale, le denunce sono state 50.986, di cui più del 60% per le stesse tipologie di malattia, con un aumento complessivo del 12%.

Giuseppe Recca

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