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“SEXY SINDACO, MA MASCHILISTA”. GIUNTA PER SOLI MASCHI QUELLA DI CARMELO PACE. SOS DEMOCRAZIA TORNA ALL’ATTACCO

“Deve esserci almeno una presenza femminile nelle amministrazioni che governano i comuni siciliani. La legge regionale n. 6 /2011 parla chiaro. La normativa, entrata in vigore il 1°gennaio 2012, impone di attingere anche al sapere femminile nella gestione degli enti locali in Sicilia”. L’associazione riberese “SOD Democrazia” torna all’attacco evidenziando come la giunta Pace, ma anche le altre dei Comuni nelle quali non vi è rapprsentanza femminile, ha infranto la legge e rischia di rendere illegittime le delibere adottate.

“Una norma di buon senso ampiamente violata in provincia di Agrigento. Infatti sono almeno 14 i comuni retti da amministrazioni “maschiliste” chiaramente illegittime- scrive SOS Democrazia-. A Ribera il sindaco Carmelo Pace- continua- è circondato da soli uomini nell’amministrazione della città. L’anno scorso, precedendo il legislatore regionale, abbiamo promosso una interrogazione chiedendo il rispetto dello statuto comunale che prevede, tra le finalità da perseguire, di “operare affinché si realizzino condizioni di pari opportunità tra uomini e donne”.

SOS Democrazia avanza decisamente la richiesta della presenza femminile in giunta mirata ” a porre rimedio ad una situazione già pesante per il fatto che il Consiglio annovera una sola presenza femminile su venti componenti il consesso”.

Gli altri comuni della provincia che, in base alle informazioni ricavabili dai loro siti internet, violano la normativa, in materia di composizione degli organi, sono: Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Ravanusa, Santa Margherita Belice, Cammarata, Sambuca di Sicilia, Bivona, Cianciana, Montevago, Castrofilippo, Montallegro, Villafranca Sicula e Calamonaci.

Dai siti del Comune di Lampedusa e Linosa e Camastra non è stato possibile ricavare le informazioni sulla composizione delle giunte.

“Le violazioni di legge- conclude la nota di SOS Democrazia-  sono tali da richiedere l’immediato annullamento delle giunte illegittime. Per tale motivo segnaleremo immediatamente la vicenda al Prefetto di Agrigento e all’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica chiedendo il loro intervento.

Redazione Corriere

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