Due anfore di epoca bizantina ed un vaso medievale. I reperti archeologici sono stati scoperti dal nucleo di polizia Tributaria della Guardia di finanza di Agrigento. Erano custoditi, fra le altre cose, all’interno di uno degli immobili sequestrati – lo scorso 16 febbraio – al noto imprenditore Giuseppe Burgio. Il sequestro preventivo, allora, venne firmato dal Gip Francesco Provenzano su richiesta del sostituto procuratore Brunella Sardoni. “Il decreto di sequestro si riferiva – ricostruisce la Guardia di finanza – a due immobili destinati a civile abitazione e ad altri due ad uso commerciale, del valore complessivo di oltre 16,5 milioni di euro, già di proprietà della H.O.P.A.F. S.r.l., società immobiliare a suo tempo amministrata da Giuseppe Burgio”.
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