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SEL: “SULLA CONSULTA DELLO SPORT RITARDI E RESPONSABILITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE”

Pensavate che le polemiche scaturite dall’elezione del presidente della Consulta comunale dello sport con la contestazione delle procedure burocratiche utilizzate e le successive dimissioni della persona eletta, siano terminate ? Niente affatto: oggi anche la politica entra in scena e rileva come sulla questione non ci sia stata una gestione ottimale da parte dell’amministrazione comunale in carica, che continua a prestare scarsa attenzione ad un settore fondamentale per la crescita dei nostri giovani.

Oggi c’è una nota di Paolo Mandracchia, consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, secondo il quale la decisione di dimettersi di Giuseppe Geraldi non sia solo riferita al fatto che l’associazione Discobolo ha evidenziato le errate forme di comunicazione degli inviti o il mancato rispetto delle regole. Sel non avrebbe fino ad oggi assunto determinazioni politiche sulla vicenda per evitare di essere accusati di strumentalizzazione.

Mandracchia poi sottolinea le inadempienze dell’amministrazione rilevate dalla Discobolo: il regolamento è stato applicato con un anno di ritardo, l’assemblea dovrebbe essere convocata in concomitanza con la programmazione del Bilancio di previsione, mentre un altro articolo assegna sei mesi di tempo per il rinnovamento degli organismi dall’insediamento del Consiglio comunale. Invece, dice Mandracchia, il primo Bilancio di previsione targato Di Paola & C. è stato approvato il dieci agosto 2012 e il Consiglio si è insediato a maggio 2012. Nonostante un anno di ritardo si è ottenuto il record: elezioni/dimissioni da presidente della Consulta entro il primo mese.

Salvatore Monte, continua il rappresentante di Sel, nella qualità di assessore allo sport, avrebbe avuto il dovere di garantire tutte le Associazioni, considerato il carattere dei rilievi mossi dalla Discobolo, sarebbe stato corretto e opportuno riconvocare tutti e rimettere “palla a centro”; qualche comunicato in meno e qualche riunione in più avrebbero evitato quanto accaduto.

Lo sport è un mezzo importante e potrebbe risultare utile promuoverlo con maggiore attenzione in un un momento di decadimento sociale e civile mai visto. Mandracchia conclude affermando che lo sport non può diventare contesa politica, in questo momento di grande disagio socio – economico. E si augura che nella prossima seduta per l’elezione del presidente si seguano le procedure previste nel regolamento e si individui una figura aggregante e di prestigio come era quella di Geraldi, fornendogli gli strumenti adeguati per stimolare l’attività dell’assessorato allo sport, bisognoso di un rilancio.

Redazione Corriere

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