La garitta collocata a Porta Palermo con tanta enfasi, abbandonata a se stessa.
“Lu pipituscio”, il “Vespasiano”, in tanti hanno affibiato un nome alla garitta collocata in piazza Porta Palermo. Con enfasi era stato posizionato, immortalando l’evento con le immancabili telecamere e interviste. Da qualche mese giace immobile, solitario, inutilizzato. Nel suo piccolo, quasi rappresenta l’emblema della città per le opere pubbliche: l’incompiuta. Secondo l’intenzione iniziale, doveva servire come punto di accoglienza e di diffusione di informazioni turistiche. Specialmente per i turisti che giungono a Sciacca con i pullman entrando dal lato ovest della città, cioè dalla via Cappuccini. Giunti alla garitta avrebbero trovato impeccabili impiegati dispebsatori di notizie sulla città. A piedi, il gruppo avrebbe oltrepassato Porta Palermo e percorso le vie del centro storico. Poi, all’uscita est, cioè verso la villa comunale, il gruppo avrebbe trovato il pullman e proseguito altrove. Di queste garitte, il Comune ne ha ordinato 3. Era l’epoca dell’assessore Mariella Campo. Poi, le strutture in ferro per lunghi anni sono state in deposito presso la locale fabbrica che li ha costruite. Le altre due son si sa ancora dove collocarle. Il sindaco Vito Bono pare intenzionato ad una trasformazione. Sarebbero utilizzate come penseline, attraverso una modifica, nei punti di fermata dei bus urbani. Magari si potrebbero offuscare i vetri, montare un cesso e utilizzarlo come gabinetto pubblico. Almeno, le diverse decine di anziani che frequentano quella zona ne trarrebbero utilità
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