RIBERA- La manifestazione è stata promossa dal Comune di Ribera, dal Lions Club e dal WWF Sicilia Area Mediterranea, con il sostegno dell’associazione Seccagrande Sub, il cui rappresentante, Domenico Macaluso, ha condotto i lavori. Il Presidente del Lions Club di Ribera, Vito Aleo, ha ricordato i passaggi che nel 1996, sotto la presidenza di Nello Inglese, portarono al gemellaggio con il Lions Club di Mytilene, nell’isola di Lesbo in Grecia, da cui dipendeva Inousses, luogo di provenienza dei marinai che perirono nel naufragio del 1906. Dieci furono le vittime, di cui solo tre corpi sono stati recuperati e seppelliti nel cimitero di Ribera. Toccante la ricostruzione fatta dal medico Domenico Macaluso ed esperto sub archeologo , che sin dal 1978, ancora ragazzino, scoprì le ancore di quel veliero sconosciuto. Fu la sua tenacia, accompagnata dalla passione irrefrenabile per l’archeologia subacquea, che portò alla ricostruzione della vicenda, grazie anche alle informazioni fornitegli dallo storico locale Raimondo Lentini e da testimoni ancora in vita che portarono al recupero delle ancore e di parte del carico di mattoni in laterizio per costruire, con il contributo de Lions Club, il monumento per come ancora oggi sia ha visione.
Un forte riferimento alla cultura della sicurezza in mare è stato fatto dall’architetto Giuseppe Mazzotta, Segretario della WWF Sicilia Area Mediterranea, che ha sollecitato il pubblico ad una riflessione sull’emergenza climatica sempre più ignorata nonostante il record di temperatura che ogni anno vengono battuti nell’indifferenza generale fatta di incoscienti lamentele. Sono intervenuti poi il Guardia Marina Leonardo Palino, che ha portato i saluti del Comandante della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, Capitano di Fregata Agazio Tedesco. Per l’associazione Amici del Mare, il Segretario Giuseppe Tortorici ha portato i saluti, che sono stati ripresi dal Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Ribera, maresciallo Girolamo Angileri, e dal Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Agrigento, bersagliere Andrea De Castro. In chiusura, il parroco Don Antonino Nuara ha esortato tutti ad una riflessione sull’abbandono, che non deve mai riguardare lo spirito come la materialità, in riferimento ad un episodio che lo ha visto artefice di un rinnovo delle bandiere. Hanno presenziato alla cerimonia i rappresentanti del Comando Tenenza dei Carabinieri di Ribera, la Polizia Municipale ha tenuto il gonfalone del Comune di Ribera. Dopo la benedizione al Monumento e ai presenti, è stato suonato l’Attenti e il Silenzio dal trombettista Antonio Bono, nel corso del quale due coppie di bambini hanno issato le bandiere di Grecia e Italia, mentre la bandiera centrale d’Europa veniva issata dal dottor Domenico Macaluso. Quest’ultimo ha auspicato per il prossimo anno l’organizzazione di un evento più impegnativo in occasione dei 120 anni dalla tragedia, cosa che il Sindaco ha appoggiato, paventando l’idea di rinnovare l’intesa di gemellaggio fra i comuni di Inousses e di Ribera. Grande soddisfazione per la partecipata buona riuscita della manifestazione è stata espressa dal Presidente del Lions Club di Ribera, Vito Aleo, certo che lo spirito di amicizia e di pace che animò i fautori del Monumento potrà servire da stimolo per mitigare le tensioni internazionali. Infine, Giuseppe Mazzotta, in qualità di Segretario WWF ma anche di socio Lions, che è stato un po’ l’animatore delle ultime edizioni, ha rafforzato l’idea del mare come simbolo di gioia, pace e vita, perché la storia possa diventare un raggio di luce per il futuro.
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