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SCIACCA “VACANZIERA”: SCUOLE CHIUSE ANCHE SE IMPEGNATE POCHE AULE PER SEGGI

Riceviamo e volentire pubblichiamo la considerazione fattaci pervenire in redazione da un nostro lettore.

Egregio Direttore, appresa la notizia che le scuole di Sciacca sede di seggio elettorale (quasi tutte con qualche eccezione) chiuderanno per cinque giorni ( 6 compresa la domenica) per il primo turno e per altri cinque giorni nella data del probabile ballottaggio, sono andato a cercare la normativa di riferimento che è alquanto vaga e lascia ampi margini di discrezione ( e quindi di abuso) ai diversi organi preposti, dal competente assessore regionale ai prefetti, ai sindaci.

Ciò che lascia senza parole è il fatto che ogni scuola possa avere al massimo quattro seggi elettorali ( di norma due- tre seggi con due eccezioni legate alla chiusura del Plesso Marina e della Scaturro) e che, nonostante siano impegnate con il voto solo quattro- cinque aule, ci saranno istituti scolastici di oltre mille alunni che chiuderanno del tutto, con notevole danno sia per il diritto allo studio degli alunni che con evidenti danni erariali ( il personale scolastico verrà retribuito pur rimanendo a casa per 10 giorni!) ancora più gravi se si pensa che il ministro Giarda sta provvedendo a mettere mano alla spending review.

Comprendo bene che tale fatto costituisca un “inconveniente” della democrazia ma ciò che mi stupisce è come si possa pensare di chiudere buona parte delle scuole per dieci giorni in un mese mentre in altre regioni italiane ed anche il altri comuni dell’Isola le scuole non chiuderanno- come a Sciacca-dal giovedì al martedi ( 6 giorni) bensì per soli tre giorni.

Alla luce di ciò ritengo che occorra pensare ad altri luoghi o ad altri modi di esercizio del diritto di voto, magari chiudendo solo un’ala della scuola od un piano anzichè chiudere un intero istituto di 60-70 aule quando ne servono per il voto solo tre o quattro.; tanto per non rimanere nel vago nel quartiere della Perriera frequentato da migliaia di alunni credo che siano chiusi tutti gli Istituti ( ex Saverio Friscia, IPIA Miraglia, Mariano Rossi-infanzia, elementare e media-, Scuole Infanzia di Via Sciascia), escluso lo Scientifico “Fermi”.

Eppure nonostante la normativa regionale preveda che la chiusura iniziasse il venerdì, c’è chi si è preso la briga di decidere di anticipare la consegna al giovedì, già calandosi nel clima festaiolo della citta che, bisogna dirlo, è “sui generis” : è, infatti, l’unica città al mondo dove nell’anno 2011 si è festeggiato il Carnevale per ben tre volte (3!) : scuole chiuse a febbraio ed a maggio 2011 e Carnevale anche in estate. In compenso quest’anno niente Carnevale ma scuole ugualmente chuse per quattro giorni durante il Carnevale che non c’era ! Evviva la festa!”

Lettera firmata

Redazione Corriere

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