Sciacca chiede che il Melqart resti in città

L’AltraSciacca, che da oltre dieci anni sostiene la campagna “Sciacca lo rivuole”, teme che si tratti solo di un prestito temporaneo legato al programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025

SCIACCA. A pochi giorni dall’inaugurazione della nuova veste del Museo del Mare, l’associazione L’AltraSciacca rilancia l’appello: la statuetta fenicia del Melqart deve rimanere a Sciacca. Rinvenuta nel 1955 nelle reti di un motopesca locale, la preziosa opera ha vissuto un lungo percorso tra vicissitudini e trasferimenti, fino all’esposizione permanente al Museo Salinas di Palermo. Ora, grazie alla sinergia tra Regione, Comune, Parco Archeologico di Agrigento, Museo Salinas e il consigliere comunale Calogero Bono, il Melqart è tornato per sei mesi nella città che lo ha visto emergere dal mare.

L’AltraSciacca, che da oltre dieci anni sostiene la campagna “Sciacca lo rivuole”, teme però che si tratti solo di un prestito temporaneo legato al programma di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. «La città è pronta ad accogliere definitivamente il manufatto – sottolineano i soci – con l’adeguamento dei locali del Museo del Mare possiamo garantire la fruizione al pubblico e la valorizzazione di un simbolo identitario». Il ritorno del Melqart rappresenta un’occasione unica per Sciacca: trasformare un prestito in un patrimonio stabile, rafforzando il legame tra la comunità e la sua storia millenaria.