SCIACCA. L’assessore comunale ai servizi a rete Alessandro Curreri nel corso del recente ponte festivo è stato tartassato da continue segnalazioni di disservizi idrici. E’ sotto gli occhi di tutti la situazione di oggi nella città di Sciacca, forse ben più grave dello stesso periodo dello scorso anno. E c’è tantissima preoccupazione in previsione dell’estate. Ci sono decine e decine di perdite idriche in tutti i quartieri cittadini, sia nel centro abitato che in periferia. Questa mattina una squadra di operai addetta alla manutenzione della rete idrica in sostituzione di Aica, è al lavoro nel quartiere San Marco, tra le vie Ulisse e Melqart. L’assessore Curreri, al quale non manca la determinazione (sta gestendo il delicato settore con una presenza H24) ha richiesto una seconda squadra, senza la quale non si possono fronteggiare tutte le richieste. E’ impresa ardua, una sola ditta non può mai riuscire a gestire lo stato in cui versa l’intera rete idrica cittadina. E la buona volontà dell’amministratore da sola potrebbe non bastare se non avrà la disponibilità di uomini e mezzi.
“Gli interventi rientrano sempre nella convenzione del dare e avere stipulata con Aica, il cui quadro economico è stato approvato dallo stesso ente gestore, con un incarico già conferito a una nuova ditta – dice Curreri – il primo intervento concordato con Aica è la riparazione del guasto alla condotta idrica di via Federico II e Ruggero il Normanno, dove tante famiglie hanno patito un pesante disagio. La situazione migliorerà presto in tutta la zona. Poi passeremo nel quartiere di San Calogero, per riparare un danno che è anche causa dello slittamento della turnazione in tutta la zona Isabella, via Marco Polo, Ghezzi, con problemi anche a Cutrone e Cava dei Tirreni. Chiederemo alla ditta di organizzarsi con una seconda squadra da dedicare con la massima attenzione alla riparazione dei guasti alla condotta che dal quartiere Seniazza arriva al quartiere Perriera. Gli interventi nei luoghi delle perdite che si sono manifestate nell’ultimo periodo erano già in programma – conclude Curreri – ma purtroppo emergenze su emergenze non hanno consentito la loro esecuzione nei tempi previsti”.
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