A volte capitano fatti che stupiscono. Oddio, non dovrebbero quando un Paese è radicato nelle norme che regolano il civile convivere e rispetto della comunitàe delle sue istituzioni. In Europa, i cittadini si ribellano quando un politico “sgarra” anche di pochissimo dal rispetto verso le Istituzioni, o le usano per fini personali.
Nella nostra Sicilia, nella nostra provincia agrigentina, la reazione dei cittadini sembrava essere anestetizzata da una sorta di secolare assuefazione. Invece, no. Ad Agrigento, lo scandalo della 1133 commissioni consiliari svoltesi lo scorso anno,con liquidazione di gettoni di presenza ai consiglieri comunali di 250.000 euro, ha svegliato gli agrigentini dal tepore, da sonno.
Sono scesi per strada e si sono ribellati. Il loro motto è diventato “noi siamo altro”, prendendo le distanze da una classe politica che si allontana sempre più dalle esigenze e sofferenze della collettività.
La gente è scesa in strada indignata, sconcertata. A breve, ad Agrigento si svolgeranno le elezioni comunali. Sarà l’occasione per dimostrare che il risveglio non è durato il tempo di un flash.
(Foto Siciliatv.it)
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