Nel corso di un incontro organizzato da ReVe, la rete del volontariato europeo, sul tema “Quale futuro per il sistema sanitario regionale”, sono stati diffusi i dati degli interventi finanziati con il Pnrr. A13 mesi dal termine fissato per la realizzazione delle opere (giugno2026), è emerso, la Sicilia è ancora ferma al palo sulla realizzazione di Case e Ospedali di comunità. “I ritardi non sono accidentali – si legge in una nota – sono la cartina di tornasole di una responsabilità politica chiara, che ricade sul governo regionale e sul suo assessorato alla Salute”. In Sicilia in tutto sono previste 155 case e 43 ospedali di comunità. Di questi, solo il 7,1 per cento delle strutture è stato completato. Rispetto allo standard di personale in servizio, mancano all’appello circa 2.100 infermieri, 1.500 operatori sociosanitari, 155 assistenti sociali e tante altre figure professionali, senza contare che non c’è ancora l’accordo integrativo con i medici di medicina genarale e i pediatri di libera scelta. Senza queste professionalità, le strutture restano gusci vuoti, e non basta la volontà di qualche singola provincia siciliana ad aver raggiunto un accordo se poi non vi è una omogeneità regionale.
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