Sanità siciliana sotto pressione: ispettori richiesti da più fronti

Dopo Fratelli d’Italia, anche Forza Italia chiede l’invio di ispettori del governo nazionale.

Il tema della sanità siciliana si infiamma e il pressing sul governo regionale guidato da Renato Schifani arriva non solo dalle opposizioni che da tempo evidenziano improvvisazione e scandali, ma dagli alleati. Dopo Fratelli d’Italia, anche Forza Italia chiede l’invio di ispettori del governo nazionale.

Il deputato azzurro Tommaso Calderone, presidente della commissione bicamerale per l’insularità, ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute Orazio Schillaci, richiamando le indagini della magistratura su presunti episodi di malaffare e corruzione negli appalti sanitari. Calderone sollecita una verifica approfondita sulle procedure di gara, sul ruolo dei dirigenti e sui meccanismi di controllo, oltre a iniziative per rafforzare trasparenza e formazione del personale.

Parallelamente, l’Mpa di Raffaele Lombardo ha chiesto di sospendere ogni nomina negli ospedali e nelle aziende sanitarie, in attesa di chiarimenti, mentre resta aperto il “caso Iacolino” all’assessorato.

A sollecitare ispettori erano stati poche ore prima anche i parlamentari di Fratelli d’Italia: il deputato Fabrizio Ciancitto ha chiesto verifiche negli ospedali messinesi e siracusani, sostenuto dal collega Luca Cannata, critico da tempo verso la gestione dell’Asp di Siracusa, guidata da Alessandro Caltagirone, ora indagato e dimissionario.

La sanità siciliana diventa così terreno di tensione politica: non solo un nodo giudiziario, ma un banco di prova per la tenuta della maggioranza regionale.