E’ stato condannato per violazione di domicilio, ma era accusato anche di lesioni personali e violenza personale. Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha condannato a 16 mesi di reclusione il saccense G.N., di 48 anni, per violazione di domicilio. Per difetto di querela, il giudice ha disposto il non doversi procedere per l’accusa di lesioni personali, mentre ha assolto G.N. dall’accusa di violenza personale.
I fatti contestati sono accaduti nella città termale nel febbraio del 2007. Secondo la pubblica accusa, G.N si sarebbe introdotto nell’abitazione di G.T. ,di 49 anni, attraverso la porta di una veranda. Invitato ripetutamente dalla donna ad andarsene, il saccense avrebbe usato violenza nei confronti della donna cagionandole lesioni personali. Per questo reato è stato condannato dal giudice. Inoltre, secondo l’accusa, il saccense avrebbe colpito la donna al volto e all’addome della donna con diversi oggetti quali telecomando, posacenere, portatovaglioli. L’avrebbe anche strattonata. Per questa accusa il giudice ha disposto in non doversi procedere per difetto di querela. Infine, secondo l’accusa, G.N. avrebbe costretto la donna a proseguire la loro relazione, non riuscendo nell’intento per il netto rifiuto della donna. Il giudice lo ha assolto perché il fatto non sussiste.
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