SABELLA: “L’ATI DEVE ESSERE PIU’ TRASPARENTE E COMUNICATIVA CON I CITTADINI”

La seduta del Consiglio comunale di mercoledì sera destinata a trattare argomenti sulla questione della riunione palermitana del viadotto Cansalamone, ma anche sulla vicenda della Girgenti Acque che versa in condizioni di estrema difficoltà a causa della mancanza di liquidità e quindi con conseguenze sugli interventi alle reti idriche e fognarie, in conclusione non ha dato soluzioni e certezze.

Il sindaco continua a vivere in quel mondo serafico che dà, alla gente, la netta sensazione di un distacco con la realtà, fatto di disagi e disservizi vissuti dai cittadini. Ovviamente, da parteb della maggioranza non poteva che promanare qualche intervento volto alla beatificazione dell’attività della Giunta. Non poteva mancare il solito intervento del consigliere comunale Simone Di Paola, la cui missione è quella di fare scudo perenne, costi quel che costi, al sindaco. Ma questo è un dato ormai consolidato e costante.

Un intervento interessante, da parte della maggioranza, è stato quello del consigliere comunale di Sicilia Futura, Alberto Sabella. Sulla vicenda che riguarda il tema attuale e preoccupante, le difficoltà in cui versa Girgenti Acque, a fronte della piena fiducia che il sindaco ripone sui commissari prefettizi che hanno le redini della società idrica, Sabella ha prospettato le reali difficoltà. Ma ha sottolineato un passaggio importante, rivolgendosi al sindaco che è anche presidente dell’ATI. “Considerato la delicatezza dell’argomento- ha detto-, l’importanza del bene che è vitale per la popolazione, credo si necessario costituire un gruppo di consiglieri capace di fare da cerniera tra ATI e Consiglio comunale. E’ prioritario che la gente sappia come stia operando l’ATI sulle soluzioni alternative alla gestione del sistema idrico e fognario in provincia di Agrigento”.

Sabella, in buona sostanza, ha avvertito come cittadino e consigliere comunale la nacessità che l’ATI rompa il silenzio e comunichi i vari passaggi, gli esiti delle riunioni, in funzione di trovare una soluzione alternativa alla Girgenti Acque. Oggettivamente, Sabella avverte un silenzio prolungato da parte dell’ATI (che dura da tempo e anche sotto la presidenza Lotà) e che il sistema idrico e fognario agrigentino “Non può poggiarsi solo sulla indiscussa serietà dei due commissari prefettizi”. Sabella è cosciente “che la vicenda si snoda attorno ad una questione che esula dai profili professionali dei commissari, che trova la vera preoccupazione nelle difficoltà finanziarie della Girgenti Acque”. Insomma, senza soldi è difficile fare salti mortali, specie senza rete di protezione.

Altro intervento di Sabella è stato rivolto alla questione del viadotto Cansalamone. “Dalle carte che ho letto e dalle relazioni dei dirigenti Bono e Misuraca, devo constatare che la vicenda è complessa, ma la cronologia degli interventi evidenziati nelle note dimostra che anche l’Amministrazione precedente si è profusa a dipanare la matassa complessa”. Ed è proprio questa la realtà che Sabella ho mostrato di guardare con occhi non di parte e lontani dagli effetti della campagna elettorale. “Necessità lo sforzo di tutti per risolvere le tematiche più importanti della città”.

Sabella lo ha capito. Altri no. Specie chi predica bene e razzola male.

Filippo Cardinale