Per l’Ingv l’area in questione manca di un minimo sistema di monitoraggio
Fino al 25 ottobre, la nave oceanografica “Astrea” effettua rilevamenti scientifici nella zona dell’isola Ferdinandea.
Si tratta di interventi finalizzati a svolgere rilievi con ecoscandaglio nell’area nota come Banco Graham, dove nel 1831 è sorto l’isolotto vulcanico Ferdinandea. I rilievi dell’Astrea in questa zona sono frequenti e vengono coordinati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’ambito del programma di estensione a mare del monitoraggio geofisico e del controllo dei vulcani sommersi dei mari italiani. L’area della Ferdinandea rappresenta oggi l’unico vulcano italiano attivo in tempi storici ancora quasi completamente sconosciuto. Lo stesso Ingv sottolinea come nell’area in questione manchi un minimo sistema di monitoraggio.
Le indagini svolte dall’Astrea fanno parte di una campagna di ricerche che nel corso dell’anno sta interessando anche banchi che con il Graham costituiscono un ampio rilievo sottomarino che s’innalza dal fondale del Canale di Sicilia. L’Ingv riferisce che durante la campagna è stato eseguito un rilievo multibeam ad alta risoluzione che ha permesso di identificare nove distinti crateri segno di altrettante storiche eruzioni che hanno avuto origine nell’area.
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