Editoriale
Bastonata su tutti i fronti, anzi, bastonati. Sciacca e Ribera, i due Comuni più grossi dei 17 che compongono il territorio di competenza della nuova Srr e della ex Sogeir, non sono rappresentati nel Consiglio di Amministrazione dell nuova società di monnezza.
Un presidente eletto da poco, Enzo Marinello, di Sciacca, ha formato un cartello di sindaci che ha escluso la sua città dalla stanza delle decisioni. Sciacca, i cittadini di Sciacca, versano alla società di Marinello 5,5 milioni di euro l’anno. Ribera, 2.5 milioni di euro. Tutte e due i Comuni versano 8 milioni di euro e sono esclusi anche dall’organo di revisione contabile.
E’ un fatto gravissimo che iffende le due città, ma soprattutto i cittadini saccensi e riberesi. Il fine giustifica i mezzi. Machiavelli docet e la strategia medievale è servita ad alcuni sindaci a far fuori Sciacca e Ribera. Gravissimo è l’apporto offerto a tale strategia dai sindaci belicini. A loro è stata riservata la rappresentanza nel Cda.
Sciacca e Ribera sono state bistrattate, mortificate. Con 8 milioni di euro l’anno che versiamo alla società di monnezza, adesso esigiamo la massima chiarezza dei conti, la massima qualità dei servizi. Esigiamo cassonetti nuovi e profumati. Esigiamo che questi vengano lavati come è previsto dal contratto con cadenza costante.
Lo schiaffo che hanno ricevuto Sciacca e Ribera è gravissimo. Chi lo ha consentito dovrebbe vergognarsi.
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