Rimangono in carcere i fratelli Pellegrino e Giuseppe Ciancimino e Marcello Ruggero. Sono accusati di avere costretto il socio commerciante a cedere le quote di un supermercato per una somma inferiore rispetto a quella richiesta. Il gip, Roberta Nodari, ha respinto l’istanza di revoca della misura avanzata dai loro legali, gli avvocati Patrizia Manto e Rosaria Burreci. Per il magistrato non sono venute meno le esigenze indicate nell’ordinanza di custodia cautelare e cioè il pericolo di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato.
Secondo gli inquirenti, i tre, in concorso, lo scorso primo febbraio, in serata e presso l’abitazione di Pellegrino Ciancimino, avrebbero commesso ai dannid el commerciante un violento pestaggio, procurandogli lesioni multiple giudicate guaribili in 35 giorni e costringendolo a firmare l’atto di cessione a condizioni evidentemente sfavorevoli.
A quanto pare a cessione doveva avvenire per una somma di 4 mila euro e non 30 mila così come richiesto dal commerciante. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della tenenza di Ribera e della stazione di Calamonaci.
Nell’interrogatorio di garanzia i tre si sono difesi, offrendo una descrizione dei fatti diversa da quella denunciata e fornendo, secondo quanto detto dai legali Manto e Burreci. Intanto è pronta l’istanza di ricorso al Tribunale della Libertà.
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