La legge vieta di potere fare coincidere i due appuntamenti elettorali
“Una bella idea a cui abbiamo pensato, ma purtroppo non è percorribile giuridicamente”. È quanto dichiara il vicesindaco Carmelo Brunetto in risposta a quanto proposto dal presidente della sezione della Lega Navale Gaspare Falautano e a quanto oggi chiedono i consiglieri Giuseppe Ambrogio e Francesco Fiorino di far svolgere il referendum per cambiare il nome alla città assieme alle elezioni amministrative.
“Il referendum locale – spiega il vicesindaco Carmelo Brunetto – non si può purtroppo affiancare a una consultazione elettorale locale. Lo vietano norme di legge. Ci siamo informati e purtroppo dobbiamo prendere atto che non è una strada percorribile. Sarebbe stata una opportunità per chiedere ai cittadini di cambiare il toponimo della città, da Sciacca a Sciacca Terme, riproponendo a costo zero per l’ente lo stesso referendum di qualche anno fa che non ebbe il riscontro sperato. L’iter, in questi casi, è quello di chiedere l’emissione di un apposito nuovo decreto autorizzativo alla Regione Siciliana e con i tempi, forse, non c’eravamo neanche. Se ne potrà riparlare, sicuramente, in un’altra occasione. Lo auspico.”
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