La Procura della Repubblica di Catania ha chiesto al Tribunale monocratico di contestare al governatore siciliano Raffaele Lombardo e a suo fratello Angelo, l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa nel processo in cui i due sono imputati per reato elettorale. Secondo la Procura le recenti dichiarazioni del pentito Maurizio Di Gati, avrebbero fatto emergere che i candidati appoggiati dal clan potevano usufruire di una richiesta di voto ”non selettiva ma conosciuta in tutto il rione”.
Il commento del presidente della Regione, Raffaele Lombardo: ”Il grande rammarico è che io non ho ancora un processo nè un rinvio a giudizio, e che bisogna ricominciare d’accapo”. Ha poi aggiuto: ”Se le annunciata decisione di dimettermi alla fine di luglio non fosse motivata da una scelta politica, potrei rimetterla in discussione. Ma – precisa – non cambia alcunchè, io mi dimetterò per fare fare votare il 27 e 28 ottobre”.
(Fonte ANSA)
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