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RANDAGISMO, ANNO ZERO. “L’AMMINISTRAZIONE PROCEDE IN RETROMARCIA”

Sul tema del randagismo poco si è fatto “per l’inerzia di questo sindaco e della sua nuova compagine amministrativa”. Ad affermarlo i consiglieri comunali Calogero Filippo Bono e Giuseppe Milioti. Del resto, quotidianamente giungono segnalazioni da più zone della città e da diversi residenti.

A quanto pare, evidenziano i due consigliere, “sembra adesso che la zona preferita dai randagi sia Via delle Sequoie, diventata peggio di Muciare, ma branchi sono segnalati alla Perriera lungo la cosiddetta Panoramica, in centro storico e in zona San Calogero”.

Dati alla mano, i due consiglieri osservano come nel primo trimestre dell’anno in corso “circa 350 cani sono privi di trasponder identificativi, non sterilizzati e liberi di riprodursi. Raggruppati in branchi, continuano a vagare per  le  località Sant’Antonio, Muciare, Santa Maria, San Calogero, Zona Stadio Comunale,  Sovareto zona Alberghi e che già è passato diverso tempo dalla strage di Muciare”.

Sulla questione del randagismo, Bono e Milioti chiosano che la situazione continua a degenerare e non risulta che il Sindaco abbia intrapreso delle azioni per arginare il problema. Stessa cosa dicasi per il neo/uscente assessore al ramo, anzi tutto sembra fermo al palo”.

Poi, i due, tornano sulla vicenda che riguarda la delibera di affidamento all’associazione animalista LAV, “dichiarata giustamente illegittima dai dirigenti che avrebbe dovuto dare il via libera ad un piano operativo per la soluzione della problematica”.

Bono e Milioti sollecitano l’Amministrazione a programmare una attenta campagna di cattura cani nei luoghi dove vi è maggiore concentrazione, specie nelle zone balneari e recettivi di turisti.

Poi segue una lista di richieste: se ha acquistato tutte le attrezzature utili per svolgere il servizio di cattura cani;  se sono state avviate le procedure per incrementare le adozioni e la reimmissione dei cani dei canili, per consentire l’ingresso dei cani catturati; come mai dal mese di gennaio a tutt’oggi sono stati sterilizzati presso l’ambulatorio veterinario comunale solo 22 cani; come mai l’amministrazione non ha messo il servizio veterinario nelle condizioni di aumentare il numero delle sterilizzazioni considerato che la regione ha finanziato per la provincia di Agrigento € 170.000 per l’aumento delle  sterilizzazioni che i comuni devo richiedere all’ASP dopo la cattura dei cani; perchè non è stato attuato il regolamento comunale sugli animali d’affezione che prevede l’attivazione da parte dell’ufficio  finanziario di un capitolo per l’accumulo delle somme per violazione dello stesso regolamento, che deve servire a finanziare le spese per il randagismo.

 

 

Filippo Cardinale

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