La condanna a tre anni di reclusione per concussione diventa definitiva per l’ex dirigente dell’Ufficio Igiene, Vincenzo Pinella. La Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso avanzato dai legali di Pinella, gli avvocati Bartolomeo Parrino e Ottaviano Pavone. Il Collegfio di difesa, come riporta oggi il Giornale di Sicilia, ha sempre sostenuto l’innocenza del loro assistito.
Pinella era stato accusato di aver “frenato” il rilascio dei pareri igienico sanitari per l’apertura del Verdura Resort. Nell’indagine, condotta dai carabinieri di Sciacca e coordinata dall’allora sostituto procuratore Salvatore Vella, era coinvolto il figlio dell’ex dirigente, poi assolto. Assoluzione nei confronti della quale la pubblica accusa non aveva avanzato appello.
Pinella era stato condannato in primo grado a Sciacca, condanna poi confermata in appello. Giunto al terzo grado di giudizio, la Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dai legali di Pinella.
Per gli investigatori (indagini svolte nel 2010), Pinella avrebbe ottenuto prima l’assunzione del figlio, in servizio all’Hotel “de Russie” di Roma e di proprietà del gruppo di sir Rocco Forte. Oltre all’assunzione,Pinella avrebbe chiesto anche la promozione del figlio.
Pinella per un periodo era stato destinato ai domiciliari. Essendo la pena residua al di sotto dei tre anni, potrà ottenere l’affidamento in prova ai servizi sociali.
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